
Se prendo più backlink da uno stesso dominio finisco all’inferno?
Nel mondo SEO vige un principio non scritto secondo il quale prendere più backlink da uno stesso dominio è inutile, se non addirittura “nocivo”.
Qui non parliamo di link naturali (che a quanto pare esistono), ma di strategie attive di link building (leggi: state mettendo mano al salvadanaio).
Non staremo a spiegare le motivazioni dietro il principio sopra (in buona parte valide), ma andremo a vedere quei casi dove, non solo prendere più backlink da uno stesso dominio non è inutile, ma potrebbe anche rivelarsi virtuoso.
Prima di farlo però, vediamo proprio quei casi dove invece non ha senso.
Più backlink da uno stesso dominio: quando ha poco senso
Quando parliamo dei famigerati “contenitori di guest post“, mettere più backlink negli stessi (leggi: pagare per 2 link), non ha molto senso.
Quindi se avete già un backlink dal sito che apparteneva alla Confindustria del Congo Belga con DA 99, trasformato poi in un fantastico “generalista”, lasciate perdere l’idea di mettergliene anche un altro.
Se nel mondo “fisico” tutte le strade portano a Roma, in quello del web tutte le strade prima o poi conducono al generalista, in una sorta di reincarnazione dei siti web verso il multi-categoria.
Tra l’altro l’espressione generalista non significa assolutamente nulla. Repubblica o il Corriere sono generalisti. Progetti cioè che hanno una redazione, una linea editoriale, un progetto dietro le parole e gli articoli.
DISCLAIMER: non sto criticando chi gestisce questi siti (il business è business) e nemmeno chi li utilizza (lo facciamo tutti, soprattutto perché in genere costano poco).
Aggiungo che alcuni di questi domini si portano davvero dietro la “vecchia autorità” e possono dare quindi una spinta in termini di posizionamento.
Per quanto tempo però? Questa è la domanda da un milione di bitcoin (ho aggiornato il detto). Non serve Nostradamus per prevedere che questi siti verranno spremuti finché ce n’è, per poi probabilmente essere abbandonati come vecchie galline che non producono più uova.
Si potrebbe obiettare che su tantissimi progetti il lungo periodo non interessa a nessuno (quindi finché dura fa verdura).
Però senza alcuna ingenuità di sorta, questi siti devono essere inquadrati per quello che sono: 100% spam (magari non verranno mai “beccati” dalla polizia di Google, ma siti spam restano).
Usciamo da questa deviazione verso il mondo del “generalismo” per tornare all’argomento del post. Se avete deciso di inserire i “contenitori di guest post” nella vostra strategia di link building, un backlink da questi domini basta e avanza.
Più backlink da uno stesso dominio: quando può avere senso
Se il dominio contenitore del vostro backlink è un sito autorevole e di qualità (spesso si usa l’espressione, che non mi fa impazzire, “sito reale”), allora l’idea di attivarsi per avere più backlink dallo stesso dominio può avere senso.
Sottolineo: “può avere senso”. Si devono cioè considerare una serie di fattori e/o scelte alternative che possono motivare l’opzione in questione (non andremo ad analizzarle qui).
Le motivazioni che possono rendere virtuosa questa scelta le sintetizzerei in tre: tematicità, profondità, natura delle cose.
Tematicità
Chiariamo questa motivazione con un esempio. Il sito in questione è un portale molto autorevole in tema finanziario. Voi avete un blog che tratta il medesimo argomento e avete scritto due belle guide su:
- Come investire in ETF
- Come investire in criptovalute
Attivarsi, ad esempio, per pubblicare due guest post diversi (magari NON nello stesso momento) sul dominio in questione, può essere una scelta virtuosa.
Anche se sono 2 backlink provenienti da uno stesso dominio, rappresenterebbero approfondimenti diversi, con anchor text diverse, verso pagine diverse e che mirano a rankare su SERP differenti.
Ovviamente la convenienza di questa scelta implica anche valutazioni lato costi. In questa sede però interessa far capire che non si tratta di un approccio necessariamente barbino.
Profondità
Quello della profondità è un tema a mio avviso sottovalutato. Anche qui chiariamolo con un esempio. Abbiamo preso il nostro backlink su un’agenzia stampa.
Già al momento della pubblicazione, il nostro bel guest post si trovava lontanissimo dalla homepage, tanto che per raggiungerlo erano necessarie conoscenze in tema di speleologia.
Dopo diversi anni di vita, quel link farebbe fatica a trovarlo anche Indiana Jones (figurarsi il bot di Google). Battute a parte, la logica credo sia chiara.
Ripubblicare un collegamento ipertestuale può essere un modo per “rinfrescare” il backlink stesso, magari a distanza di diversi anni dal primo.
Si tratta, tra le altre cose, di un approccio estremamente virtuoso anche quando si parla di linking interno su siti particolarmente grandi.
Natura delle cose
Concludiamo con la motivazione più ovvia. Che da un dominio partano più collegamenti ipertestuali verso un altro dominio fa parte della natura delle cose.
Io stesso nel mio blog linko spesso Search Engine Land, da diversi articoli e su temi differenti. Quindi se andiamo ad approcciare la nostra strategia di link building affinché appaia “naturale“, più backlink da uno stesso dominio fa assolutamente parte della natura delle cose.
Conclusione
In conclusione, ragionare per compartimenti stagni non va quasi mai bene e questo si conferma anche nel discorso “più backlink da stesso dominio”, sì o no.
Ogni strategia va impostata caso per caso. Nell’impostare la vostra, considerate anche questa opzione come da non scartare a priori.