Il motore di ricerca cinese Baidu: caratteristiche

Il motore di ricerca cinese Baidu: caratteristiche

Il motore di ricerca cinese Baidu è il primo search engine in Cina e, scontato lo strapotere di Google, gareggia al momento con Bing per il secondo posto in termini di market share (per approfondire: I motori di ricerca più usati).

A spingere in alto i dati di utilizzo di Baidu vi è ovviamente il paese del Dragone, che con una popolazione di oltre un miliardo di abitanti, rappresenta un mercato enorme e colmo di prospettive economiche.

La crescita dell’economia cinese negli ultimi anni è stata impetuosa. Spostandosi lato search marketing dunque, non si può ignorare il motore di ricerca di gran lunga più usato a Pechino e dintorni. Vediamo alcune caratteristiche di Baidu e qualche spunto anche lato SEO.

Caratteristiche principali di Baidu

Il termine Baidu viene tradotto come “centinaia di volte” e viene ricondotto a una citazione di un poema del poeta e leader militare Xin Qiji. Il motore di ricerca venne fondato nel 2000 da Robin Li (insieme a Eric Xu), in una perfetta parabola in stile “americano”, iniziata nel 1996 con lo sviluppo di un software per la ricerca di informazioni online.

La piattaforma pubblicitaria di Baidu si chiama Baidu Tuiguang è può essere per certi versi riconducibile a Google AdWords. Tantissimi i servizi “accessori” collegati al search engine. Vediamone alcuni, iniziando con definire l’user-agent di riferimento: Baiduspider.

  • Baidu Map: un servizio simile al medesimo di Google, ma con copertura solo sul territorio cinese.
  • Baidu Netdisk: un servizio di cloud storage (con spazio libero offerto di 2 TB).
  • Baidu News: sezione del motore di ricerca cinese con la raccolta di notizie, sia nazionali che internazionali.
  • Baidu MP3 Search: interessante caratteristica del motore di ricerca cinese, attraverso la quale gli utenti possono reperire canzoni in MP3 e altri formati.
  • Baidu Image Search: a grandi linee un omologo di Google Image
  • Baidu Video Search: consente l’accesso agli utenti a risorse video ospitate da siti di terze parti.
  • Baidu Space: una sorta di social network collegato al motore cinese, che conta già decine di milioni di iscritti.
  • Baidu Baike: un’enciclopedia collaborativa in stile Wikipedia. Ovviamente però si tratta di uno strumento che risente della forte censura, di un paese per molti versi ancora autoritario.
  • Baidu Legal Search: mette a disposizione degli utenti un database contenente leggi e regolamenti locali e nazionali.
  • Baidu-Hexun Finance: consente di reperire news di carattere finanziario.
  • Baidu Tongji: il Google Analytics cinese, fornisce vari report sull’interazione degli utenti con i siti web.
  • Baidu Youa: piattaforma e-commerce collegata a Baidu.
  • Baidu Internet TV: fornisce agli utenti una selezione di film, serie TV, cartoni animati, offerti gratuitamente.
  • Baidu Index: si tratta di un keyword research tool, attraverso il quale si possono ottenere interessanti informazioni su volumi e trend di parole chiave.
  • Baidu Browser: il browser di Baidu, lanciato per la prima volta nel 2011.
  • Baidu Library: piattaforma che consente agli utenti di condividere documenti (in parte gratuita).
  • Baidu Zhanzhang: i webmaster tools del motore di ricerca cinese.

Come fare SEO su Baidu

Dopo la panoramica su alcune delle caratteristiche del motore di ricerca cinese, vediamo alcuni spunti su come fare SEO su Baidu.

Bisogna sottolineare comunque, che ogni progetto che desideri emergere sul motore di ricerca del Dragone dovrà, da un lato superare lo scoglio linguistico, dall’altro sviluppare una strategia di marketing con targeting sul mercato cinese.

Detto ciò, vediamo alcuni fattori di posizionamento SEO considerati “vincenti” per chi intenda ottenere visibilità sul motore cinese:

  • Lingua: sembrerebbe che Baidu prediliga l’utilizzo del cinese semplificato, dunque occorre muoversi in questo senso per la stesura dei contenuti, se si vuole ottenere ottimi posizionamenti.
  • Estensione: si consiglia di scegliere per il proprio progetto l’estensione dominio nazionale cinese (.cn). In particolare, si suggerisce di evitare estensioni economiche, perché potrebbero essere intese a priori come inaffidabili.
  • Hosting: Baidu considera la velocità di caricamento di un sito web un fattore importante. Per questo motivo è preferibile ospitare il proprio sito all’interno del territorio del Dragone. Qui però la faccenda si complica. Infatti per “hostare” in Cina occorre un Internet Content Provider License (ICP). Un compromesso accettabile potrebbe essere ospitare il proprio sito in località vicina alla Cina, come Hong Kong, Taiwan o il Giappone stesso.
  • Mobile: disporre di un sito web correttamente visualizzabile e dalle ottime performance su mobile è essenziale. In Cina infatti l’utilizzo degli smartphone supera nettamente quello di dispositivi desktop e il motore di ricerca cinese non può che adeguarsi.
  • Flash e Javascript: Baidu non è in grado di “leggere” i contenuti in Flash. Inoltre, seppur si stanno facendo dei passi avanti, sembrerebbe che anche il crawling dei Javascript incontra in Baidu parecchie limitazioni.
  • Page size e url: si consiglia di contenere le dimensioni in termini di KB delle pagine web e di prediligere url semplici e brevi.
  • HTTPS: di recente anche Baidu ha annunciato che il protocollo di sicurezza https sarebbe stato annoverato tra i fattori di ranking.
  • Backlink: allo stato attuale sembrerebbe che Baidu sia nettamente meno evoluto di Google nel “giudicare” il valore di un link in ingresso. Alcuni hanno parlato a riguardo di uno stato pre-Penguin per quanto riguarda gli algoritmi di Baidu (dunque, tra le altre cose, un maggior peso alla quantità rispetto che alla qualità dei link). In realtà, sembrerebbe che di recente anche il motore cinese stia facendo decisi passi avanti sulla scia del più performante competitor.

Le considerazioni sulla scelta delle parole chiave, sull’inserimento di queste nei tag principali (in particolare nel Title) e sulla stesura di contenuti di qualità e non duplicati, restano valide anche su Baidu come su Google o Yandex.

Un ultimo spunto riguarda invece l’approccio da utilizzare nell’inserimento di ads all’interno della pagine del proprio sito web. In particolare, per non incappare in penalizzazioni, si suggerisce di evitare i seguenti tipi di annunci:

  • Pornografia, scommesse o annunci in violazione della legge
  • Annunci dalle dimensioni preponderanti rispetto alla pagina, o inseriti in modo da coprire i contenuti
  • Annunci video con auto-play
  • Annunci troppo vicini a zone cliccabili (ad esempio buttons)

 

2 Commenti a “Il motore di ricerca cinese Baidu: caratteristiche”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *