
Google Sitelink: come ottenerli in serp
Iniziamo questa guida su come ottenere i sitelink su Google con una precisazione: non potete automaticamente inserire (o rimuovere) i sitelink che appaiono nella serp di Google relativa al vostro Brand.
Discorso chiuso? In realtà se non potete ottenere i sitelink automaticamente, vi sono alcuni aspetti che favoriscono di molto le possibilità di vedere la comparsa di questi in serp. Vediamoli nel dettaglio.
Un’ulteriore precisazione: fino a un po’ di anni fa era possibile rimuovere i sitelink che comparivano in serp tramite Google Search Console (allora si chiamavano Google Webmaster Tools). Attualmente questa opzione non è più disponibile (è stata rimossa nel 2016).
Non andremo a definire cosa sono i sitelink, né perché sono utili. Se siete approdati su una guida su come ottenere i sitelink in serp probabilmente lo sapete già.

Scelta del nome del dominio/brand
Il primo passaggio essenziale se vogliamo vedere comparire i sitelink riguarda proprio la scelta del nome/dominio del nostro sito. Dobbiamo assicurarci di aver selezionato un nome unico.
Un esempio per chiarire. Se ci siamo accaparrati un dominio a chiave esatta per costruire un sito da posizionare proprio su quella (ad esempio idraulicoroma.it), con buona probabilità possiamo scordarci i sitelink nella serp organica.
Un nome di brand unico scelto come dominio e identificativo del nostro sito, comunica a Google che chi cerca quel nome sta cercando proprio noi (a differenza invece di chi cerca “idraulico Roma”).
Ovviamente se riuscite a costruire un brand con un nome generico, la cui notorietà raggiunga ogni angolo del globo, potreste ottenere comunque i sitelink. In tutti gli altri casi, la regola è assolutamente valida e ineluttabile.
Struttura e gerarchia del sito web
Chiarito l’aspetto base della scelta di un nome del sito web unico, passiamo a un secondo aspetto importante per “convincere” Google a regalarci i sitelink.
Il sito web deve essere facilmente accessibile a Google (ciò rappresenta la base), ma deve anche avere una struttura gerarchica delle pagine ben definita.
Ciò che mettiamo nel menu principale può avere un ruolo rilevante in questo contesto, bisogna però sottolineare che non vedremo tra i sitelink necessariamente solo le pagine del main menu.
Google utilizzerà vari criteri per selezionare le pagine da mostrare nei sitelink. Possono essere pagine istituzionali presenti nel main menu, oppure articoli del blog particolarmente apprezzati dagli utenti, o ancora categorie che raccolgono magari diversi post.
Fondamentale è comunque che si costruisca una struttura del sito web lineare, logica e ben organizzata in base agli obiettivi dello stesso (questo bisognerebbe farlo indipendentemente dai sitelink o dalla SEO).
La prima posizione di Google
Google assegna i sitelinks al primo risultato posizionato (scontate ovviamente eventuali Ads presenti su quella serp).
Dunque occorre “renkare” per la prima posizione. Questo discorso finisce per essere collegato alla scelta del nome del sito fatta sopra, cioè il fatto che sia unico e non abbia già qualcuno che lo occupi.
In quel caso posizionarsi primi non è certo una impresa titanica. Se il sito è nuovo occorre solo un po’ di tempo, giusto quello necessario a Google perché impari conoscerlo un po’. Siate quindi pazienti, i tempi del motore di ricerca spesso non sono il linea con la fretta da SEO ansia.
Link Interni
I link interni sono uno straordinario metodo per comunicare allo spider di Google la rilevanza di alcune pagine rispetto ad altre. Un’accurata e ben organizzata struttura dei link interni può essere di grande aiuto anche quando ci si focalizza sull’ottenimento dei sitelink.
Search Console tra le tante utilissime feature ci offre una sezione dove possiamo anche visionare quali pagine del nostro sito ricevono più link interni (si presuppone siano le più importanti in base ai nostri obiettivi di business).
Tag Title
Usiamo i tag title in modo coerente e attinente rispetto alla pagina per cui sono implementati. Ciò aiuterà Google a interpretare il nostro sito web e a scegliere i sitelink più opportuni (saranno proprio i title a comparire in serp e identificare il sitelink).
Sitemap
L’importanza della sitemap cresce in modo proporzionale alle dimensioni del sito web. Per siti web con poche pagine (magari tutte linkate dal main menu), l’importanza è davvero relativa.
Discorso diverso invece per siti web di grosse dimensioni. La sitemap aiuta il motore di ricerca a leggere la struttura e le sezioni del nostro sito internet, anche ai fini della “selezione” dei sitelink.
Un ultimo consiglio infine che vale nell’attività SEO in generale. Bisogna avere pazienza. Fatto quanto la comunità SEO ritiene necessario per ottenere un dato obiettivo, molte volte occorre anche solo aspettare. L’ansia è la nemica principale dell’ottimizzatore SEO!